Introduzione

ORDO EXSEQUIARUM ROMANI PONTIFICIS

Cap. I: PRIMA STAZIONE: NELLA CASA DEL PONTEFICE DEFUNTO (20 - 61)

Cap. II: SECONDA STAZIONE: NELLA BASILICA VATICANA (62 - 120)

Cap. III: TERZA STAZIONE: NEL LUOGO DELLA SEPOLTURA (121 - 132)

Cap. IV: I NOVENDIALI (133 - 140)

 

ORDO RITUUM CONCLAVIS

Cap. I: LA MESSA PER L'ELEZIONE DEL ROMANO PONTEFICE (18 - 28)

Cap. II: L'INGRESSO IN CONCLAVE E IL GIURAMENTO (29 - 46)

Cap. III: L'ELEZIONE DEL ROMANO PONTEFICE (47 - 57)

Cap. IV: L'ACCETTAZIONE E LA PROCLAMAZIONE DEL ROMANO PONTEFICE ELETTO (58 - 73)

Cap. V: IL SOLENNE ANNUNCIO DELL'ELEZIONE DEL ROMANO PONTEFICE E LA SUA PRIMA BENEDIZIONE « URBI ET ORBI » (74 - 78)

 

APPENDICE:
PREGHIERE PRIMA DELLE VOTAZIONI

PREGHIERE DOPO LE VOTAZIONI

 

ORDO RITUUM PRO MINISTERII PETRINI INITIO ROMAE EPISCOPI

 

La Proclamazione del Romano Pontefice Eletto

(Ordo rituum Conclavis, nn. 58-73)

58. Avvenuta felicemente e canonicamente l'elezione, l'ultimo dei Cardinali Diaconi chiama nell'aula dell'elezione il Segretario del Collegio dei Cardinali, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie e due Cerimonieri.

      Il Cardinale Decano o, se egli è assente o legittimamente impedito, il Sottodecano o il primo dei Cardinali per ordine e per anzianità, a nome di tutti gli elettori chiede il consenso delle'eletto con le seguenti parole:

 

      Accetti la tua elezione canonica

      a Sommo Pontefice?

 

59. E appena ricevuto il consenso, gli chiede:

 

      Con quale nome vuoi essere chiamato?

 

60. Il Sommo Pontefice indica il nome da lui scelto con le seguenti parole o con altre simili:

 

      Mi chiamerò N.

 

61. Allora il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, con funzione di notaio e avendo per testimone due Cerimonieri, redige il verbale circa l'accettazione del Sommo Pontefice e il nome da lui assunto.

 

62. Se l'Eletto risiede fuori dalla Città del Vaticano, i Cardinali elettori scelgono due Cardinali che assistono il Cardinale che presiede fino all'arrivo e all'accettazione dell'Eletto.

      Poi il Cardinale che presiede e i due Cardinali che lo assistono chiameranno il Sostituto della Segreteria di Stato, il quale con cautela farà in modo che l'Eletto giunga al più presto a Roma, evitando assolutamente i mezzi di comunicazione sociale, dai quali potrebbe essere violato il segreto del Conclave.

      Giunto l'Eletto nella Città del Vaticano, il Sostituto della Segreteria di Stato informi immediatamente del suo arrivo il Cardinale che presiede ed esegua esattamente i suoi ordini.

      Il Cardinale che presiede, dopo essersi consigliato con i due Cardinali che lo assistono, convocherà i Cardinali elettori e introdurrà l'Eletto nella Cappella Sistina, perché si proceda al rito di accettazione.

 

63. Dopo l'accettazione, l'Eletto che abbia già ricevuto l'ordinazione sacerdotale, è immediatamente Vescovo della Chiesa di Roma, vero Papa, e Capo del Collegio episcopale; lo stesso acquista di fatto la piena e suprema potestà sulla Chiesa universale.

 

64. Se l'Eletto è privo del carattere episcopale, dopo l'accettazione, il Decano del Collegio dei Cardinali o, se egli è assente o legittimamente impedito il Sottodecano o il primo dei Cardinali per ordine e per anzianità, consigliatosi con gli altri Cardinali, stabilisce il dafarsi, in modo che il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie provveda a tutto perché l'Eletto sia subito ordinato Vescovo con rito solenne.

 

65. L'Ordinazione si faccia secondo le norme contenute nel Pontificale per l'Ordinazione del Vescovo.

      In questa Ordinazione fungerà da primo Vescovo consacrante il Decano del Collegio dei Cardinali o, se egli è assente o legittimamente impedito, il primo tra i Cardinali Vescovi.

 

66. Dopo l'accettazione si bruciano le schede e le altre scritture, secondo quanto è stato detto in precedenza. Conviene tuttavia che questa volta, con il consiglio dei tecnici, sia fatto uscire all'esterno del fumo bianco, la cosidetta "fumata bianca", quale segno all'avvenuta elezione del nuovo Sommo Pontefice.

 

67. Il Pontefice, dopo aver indossato in Sagrestia con l'aiuto del Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, le vesti che gli sono proprie, ritorna nella Cappella Sistina e siede alla Cattedra.

 

68. Allora il Decano del Collegio dei Cardinali o, se egli è assente o legittimamente impedito, il Sottodecano e il primo dei Cardinali Vescovi, saluta il Romano Pontefice con le seguenti parole:

 

Beatissimo, Padre,

in quest'ora solenne

in cui per un arcano disegno della divina Provvidenza,

sei stato eletto alla Cattedra di Pietro,

prima di elevare, unanimi le nostre preghiere a Dio

e di ringraziarlo per la tua elezione

insieme con la beata Sempre Vergine Maria,

Madre di Dio e tutti i Santi,

conviene ricordare le parole

con cui il nostro Signore Gesù Cristo

promise a Pietro e ai suoi successori

il primato del ministero apostolico e dell'amore.

 

69. Il Sommo Pontefice si alza; tutti stanno in piedi e il primo dei Cardinali Diaconi proclama il testo del Vangelo:

 

Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa

 

V. Il Signore sia con voi.

 

R. E con il tuo spirito.

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo.      

16, 13-19

 

R. Gloria a te, o Signore.

 

      In questo tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarea di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».

      Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

      E Gesù: «Beato te, Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terrà sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

 

Parola del Signore.

 

R. Lode a te, o Cristo.

 

 

Oppure:

 

Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle

 

V. Il Signore sia con voi.

 

R. E con il tuo spirito.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni.      

21, 15-17

 

R. Gloria a te, o Signore.

 

      Dopo [che Gesù si fu manifestato ai suoi discepoli ed ebbe mangiato con loro], disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».

      Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo.». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».

      Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi ami?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: mi ami?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle».

 

Parola del Signore.

 

R. Lode a te, o Cristo.

 

70. Il primo tra i Cardinali Presbiteri dice la preghiera per il Sommo Pontefice:

 

Preghiamo.

 

Tutti per qualche tempo, pregano in silenzio.

 

O Dio, che nel disegno della tua sapienza

hai edificato la tua Chiesa sulla roccia di Pietro,

capo del collegio apostolico,

guarda e sostieni il nostro Papa N.:

tu che lo hai scelto come successore di Pietro,

fa' che sia per il tuo popolo

principio e fondamento visibile

dell'unità nella fede

e della comunione nella carità.

 

Per Cristo nostro Signore.

 

R. Amen.

 

71. I Cardinali elettori, secondo l'ordine di precedenza, si accostano al neo eletto Sommo Pontefice per prestargli l'atto di ossequio e di obbedienza.

 

72. Se l'Eletto è privo del carattere episcopale, soltanto dopo che sarà stato solennemente ordinato Vescovo gli verrà prestato l'atto di ossequio e di obbedienza.

 

73. Terminato l'atto di ossequio e di obbedienza al Sommo Pontefice, si rendono grazie a Dio.

 

TE, DEUM

 

Il Sommo Pontefice intona l'inno Te, Deum:

 

Noi ti lodiamo, Dio, *

      ti proclamiamo Signore.

O eterno Padre, *

      tutta la Terra ti adora.

 

A te cantano gli angeli *

      e tutte le potenze dei cieli:

Santo, Santo, Santo *

      il Signore Dio dell'universo.

 

I cieli e la terra *

      sono pieni della tua gloria.

Ti acclama il coro degli apostoli *

      e la candida schiera dei martiri;

 

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *

      la santa Chiesa proclama la tua gloria,

adora il tuo unico Figlio,

      e lo Spirito Santo Paraclito.

 

O Cristo, re della gloria, *

      eterno Figlio del Padre,

tu nascesti dalla Vergine Madre *

      per la salvezza dell'uomo.

 

Vincitore della morte, *

      hai aperto ai credenti il regno dei cieli.

Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *

      Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

 

Soccorri i tuoi figli, Signore, *

      che hai redento col tuo sangue prezioso.

Accoglici nella tua gloria *

      nell'assemblea dei santi.